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LE 11 OPERE DI ERICAILCANE A MODENA

Ecco dove trovarle

Chiara Righi28 Luglio 2020

Nella provincia di Modena ci sono undici opere magnifiche di Ericailcane. Molte di queste sono state realizzate con Bastardilla, nota writer colombiana di fama internazionale, e una insieme a Blu.

Il nostro tour parte dal centro città di Modena per poi allontanarci verso la periferia.

 

 

1. Ericailcane | Via Taglio

ericailcane_modena

A pochi passi da Piazza della Pomposa, all’altezza in cui via Taglio incrocia via Nazario, ci imbattiamo in un enorme topo, alto quasi tre piani, disegnato da Ericailcane.

I suoi animali sono quasi sempre caricature dell’essere umano: questo topo simboleggia l’avarizia e l’accaparramento morboso del denaro come unico scopo di vita. Il roditore si trova sull’instabile orlo di un precipizio ma non rinuncia al peso del suo bottino, nonostante questo rischi di farlo precipitare. Il denaro è legato al suo collo e, contemporaneamente, sembra imbrigliarlo, creandogli un cappio alla gola.

 

 

 

2. Ericailcane e Bastardilla | PalaMolza, Via Francesco Maria Molza

Ericailcane e Bastardilla - modena

Proseguendo verso la stazione delle corriere ci imbattiamo nella prima parete del PalaMolza.

Qui, Ericailcane e Bastardilla hanno disegnano un enorme bambino fiorito dal quale si nutrono numerosi pipistrelli, intenti a succhiare il nettare dei suoi fiori. Il bambino è una probabile metafora dell’ambiente naturale che, se rispettato, garantisce la sopravvivenza a tutti gli esseri viventi. Tra questi esseri la scelta dei pipistrelli non è casuale: si tratta di animali molto utili all’ecosistema per vari aspetti, tra cui proprio la loro capacità di impollinazione delle piante e dispersione dei semi.

 

 

 

3. Blu e Ericailcane | Viale Molza

Blu e Ericailcane a Modena

Sul retro del PalaMolza, ben visibile da via Monte Kosica, troviamo l’incredibile lavoro realizzato da Blu in collaborazione con Ericailcane.

Una gigantesca piovra raffigura i poteri forti, avvolge e domina il mondo (completamente cementificato). I suoi tentacoli avvinghiano le istituzioni pubbliche e, contemporaneamente, avvicinano le mani di due potenti in un’inquietante stretta di mano.

 

 

 

4. Ericailcane e Bastardilla | Cavalcavia Cialdini

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Sotto il cavalcavia del Cialdini, lungo il viale Raimondo Montecuccoli, troviamo un’opera a tema ambientalista. Bastardilla e Ericailcane mostrano un bambino che, in compagnia di vari conigli, appicca fuoco a una macchina con ludica spontaneità.

Il gesto del bambino, esposto come se fosse un semplice gioco, comunica la volontà di restituire spazio alla natura e liberare il mondo dall’inquinamento, distruggendo letteralmente ciò che lo produce. Quest’opera acquisisce maggior significato se si pensa al fatto che è stata realizzata in una città, Modena, strettamente legata al business automobilistico, tanto da essere ribattezzata “Motor Valley” e “Città dei motori“.

 

 

 

5. Ericailcane e Bastardilla |  Sottopasso ciclabile di Viale Montecuccoli

Sottopasso modena erikailcane e bastardille

Sempre su Viale Raimondo Montecuccoli, proprio accanto al murales precedente, troviamo l’ingresso di un sottopassaggio ciclabile, poco in vista. Lì si nascondono dei murales meravigliosi, tra cui vari sembrano essere opera di Ericailcane e Bastardilla.

All’ingresso, all’uscita e lungo uno dei due tunnel, ci sono svariati animali (talpe, maiali e volpi) accomunati da un unico destino: si trovano avvolti da tralci di piante. I loro movimenti sono limitati dall’invasività della vegetazione e ci danno un’idea di costrizione anche se, contemporaneamente, si percepisce la forza del legame indissolubile tra animale e ambiente naturale.

 

 

 

 

6. Ericailcane e Bastardilla |  Via Fonte S. Geminiano, struttura della Fonte

Ericailcane e bastardilla, modena per insieme a noi

Ericailcane e Bastardilla hanno regalato a “Insieme a noi”, associazione di familiari e amici dei pazienti psichiatrici, un enorme murales in solidarietà a chi soffre di disagi mentali.

Si tratta dell’opera più dolce e poetica che i due artisti abbiano realizzato nel modenese. Una donna ricoperta da cactus rappresenta la persona che soffre di un problema psichiatrico ma non è sola: è circondata da tanti ricci, raffigurazione dei famigliari e delle persone che le stanno accanto. Sia i ricci sia i cactus, sono creature che devono convivere con le spine, accettando la loro natura. Il riccio padre con lo sguardo dolce accarezza il suo piccoletto e la donna cactus, pettina delicatamente i suoi lunghi capelli servendosi di un piccolo riccio.

 

 

7. Ericailcane e Bastardilla | Via Augusto Valli 40, Scuola media Lanfranco

Lanfranco murales

L’ultimo intervento dei due street artists apparso nel modenese, risalente a Settembre 2023, è stato realizzato sui muri della scuola media Lanfranco.

Si tratta di due murales dedicati agli studenti. Nel primo vediamo un’anatra intenta a scrivere con una delle sue penne, che prescinde la sua natura animale per compiere un gesto culturale; il secondo mostra invece un bambino che decide di scavalcare un muro, acquisendo la capacità di guardare dall’altra parte. I pezzi alludono alla forza dell’istruzione, che unita alla curiosità, ci rendono capaci e colti, ossia in grado di creare e di guardare da altri punti di vista, aprendoci nuovi orizzonti.

 

8. Ericailcane e Bastardilla | Via Chiesa di S. Martino Secchia, Comune Gatta Nera

Gatta nera di Bastardille e Erikailcane

Questo pezzo dallo spirito libertario è apparso sui muri esterni della comune anarchica Gatta Nera, ad Ottobre 2020.

Si tratta di un enorme gatto che sbeffeggia un branco di cani, con tanto di linguaccia. I cani indossano cappelli da poliziotto e hanno un’espressione inebetita. Sono ipnotizzati dalle ossa di uno scheletro che il gatto sventola, irridente, sulle loro teste. Tutto lascia pensare al divertimento provato dai felini quando giocano con la loro preda, nonostante il branco di cani sia per natura un elemento che dovrebbe spaventare e allontanare il gatto. Personalmente, questo capovolgimento semantico mi fa risuonare nella mente una vecchia massima anarchica ottocentesca: “sarà una risata che vi seppelirà!”.

 

 

 

9. Ericailcane e Bastardilla | Due pareti della scuola di musica Luigi Restani, Novi di Modena

Ericailcane e Bastardilla a Novi di Modena

In questo luogo, durante il festival Totart, Ericailcane e Bastardilla realizzano due murales a quattro mani.

 

Il primo è un vero e proprio elogio alla musica e alla forza irrompente della natura. Un tenero coniglietto, suonando il flauto, riesce a far crescere dei bellissimi fiori rossi in un territorio completamente coperto da rovine causate dal terremoto che ha colpito l’Emilia nel 2012. Interessante notare la scelta dei papaveri rossi, i fiori che simboleggiano anche la resistenza partigiana.

ericailcane-bastardilla-a novi di modena

 

Il secondo murales mostra un bambino rovesciato a terra che suona una strana fisarmonica. Aprendo lo strumento libera in aria degli uccellini antropomorfi intrappolati tra le sbarre di una gabbia.

Questa immagine rispetta maggiormente lo stile grafico di Bastardilla ed è un evidente elogio al potere della musica e alla sua capacità di aprire nuovi orizzonti teorici e percettivi.

 

10. Ericailcane e Bastardilla | Palestra comunale di Medolla

Dettaglio Erikailcane e Bastardilla

Nel 2022, in occasione della commemorazione del terremoto che ha colpito la bassa modenese, Ericailcane e Bastardilla hanno realizzato un enorme murales sulla parete della palestra comunale di Medolla, una delle zone più pesantemente colpite dal sisma del 2012.

In quest’opera vediamo diversi esseri viventi, tra cui una grande moltitudine di animaletti, che si uniscono nell’impegno comune di ricucire le ferite causate dalle scosse.

 

 

11. Ericailcane e Bastardilla | Cavalcavia di Camposanto

Erikailcane a Camposanto

Percorrendo via Panaria Bassa, arriviamo nel cuore della bassa modenese e ci troviamo ad attraversare una piccola cittadina chiamata Camposanto. La strada passa sotto un cavalcavia dal quale di affaccia un grande murales di Ericailcane e Bastardilla. Qui torna uno dei temi più cari ai due Street Artists: quello ambientalista. Un  grande elefante dispensa cerotti e sorregge la casa in cui dorme accoccolato un bambino.

Se la casa è metafora dell’ambiente che condividiamo con gli altri esseri viventi, l’opera ci invita a sorpassare una mentalità antropocentrica, rendendoci conto che non siamo gli unici abitanti di questo pianeta e che dal benessere degli altri animali dipende anche la nostra serenità, nonché quella delle future generazioni.

 

 

 

 


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Chiara
Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.
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