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I MOSTRI DI ERICAILCANE SIAMO NOI

Quando l'uomo diventa bestia

Chiara Righi27 Luglio 2020

Ericailcane non è un animale, ma noi forse sì.

Ericailcane

Conigli spaventati dall’espressione sottomessa. Sono in abiti da lavoro, pronti ad ubbidire con evidente remissività. 

 

Cane chi?

In epoca medievale erano molto diffuse le favole esopiche (dall’autore “Esopo”), ossia le storie provviste di morale, di cui sono protagonisti animali che si comportano e parlano come esseri umani.

Oggi, i muri delle nostre città si stanno popolando sempre più di animali antropomorfi che sembrano usciti dalle incisioni di quegli antichi racconti. Chi sta trasformando i muri delle nostre città in fiabe medioevali? Ovviamente, lo street artist che si nasconde dietro lo pseudonimo “Ericailcane”, un nome degno del protagonista di qualche favola.

 

Originario di Belluno, Ericailcane si è formato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, legandosi indissolubilmente alla scena writer di questa città. Lì ha stretto i legami con gli street artists più politicamente attivi nella zona, come Blu, Dem e Run. È insieme a loro, lavorando spesso a quattro mani, che si è fatto conoscere cospargendo la città e i centri sociali di opere oniriche ma socialmente molto dirette e impegnate.

Ericailcane in Messico

In Messico, nel 2015, dopo la scomparsa di 43 studenti durante una manifestazione, Ericailcane rappresenta il governo messicano come una scimmia ipnotizzata dal suono dollari. La bandiera messicana è stata successivamente censurata e sostituita da una sciarpa nera.

 

Nonostante l’identità dell’artista sia rimasta anonima (ha lasciato trapelare il nome “Leonardo” durante la sua ultima mostra a Ravenna), il mondo dell’arte ha accolto il suo mondo fiabesco promuovendolo a livello intercontinentale. La sua apertura verso la sperimentazione l’ha portato a produrre anche diverse animazioni, disegni, serigrafie, incisioni, installazioni e i libri. Resta però immutata la sua ricerca artistica, saldamente legata al parallelismo uomo-animale e ai suoi principi politici di stampo anarchico.

 

Il suo stile ricorda i disegni di Grandville, uno dei caricaturisti più originali dell’800, che André Breton e Georges Bataille riconobbero come un precursore del movimento surrealista.

Proprio come le illustrazioni di Grandville, gli animali di Ericailcane diventano la caricatura degli uomini. Ci riconosciamo nei loro abiti omologati, nelle loro espressioni alienate, nelle loro azioni avare e autodistruttive. L’artista sceglie accuratamente una specie animale per mostrare una determinata categoria di persone, portandoci agli occhi le loro caratteristiche più subdole.

All’inizio ho paragonato il suo lavoro a una favola esopica: infatti, bisogna seguirla con attenzione perché contiene una morale.

 

Tra eroi e bestie

Sarebbe inutile, ora, stare qui a tessere le lodi liriche dell’artista: Ericailcane è un artista politicizzato. Si scaglia costantemente contro l’avanzamento delle idee di estrema destra, cita personaggi anarchici ogni quando gli è possibile e incita alla rivolta.

Le bestie più brutte che riesce a descrivere siamo noi: gli uomini occidentali privilegiati che non si ribellano all’andamento socio-economico, gli indifferenti. Siamo noi le creature vigliacche, avare, egoiste, che nascondiamo la testa sotto la sabbia come struzzi, rosicchiamo tutto come topi e azzanniamo come felini affamati. Siamo noi quegli animali sempre impigliati tra reti e catene che ci impediscono di muoverci, pronti a divorare i più piccoli ed ha essere sbranati dagli animali più grossi.

 

Nei suoi lavori però non ci sono solo la critica e la rabbia: ci sono anche figure positive, quelle in grado di ribellarsi. Si tratta di personaggi che compiono gesti di opposizione, anche distruttivi, nei confronti della tecnologia e degli interessi economici, trasmettendo un messaggio di liberazione.

L’opera di Ericailcane non va interpretata come una critica sterile e arrendevole: è un’incitazione alla rivolta. Nel suo microcosmo, così come nella realtà, c’è ancora ci cerca di ribellarsi creando stili di vita alternativi e continua a non arrendersi. Si può e si deve ancora lottare, opporsi e creare un mondo più equo e giusto. Lo spiega in modo semplice e chiaro: chi si ribella è l’eroe della storia.

Ericailcane

Ericailcane, nel 2017 in Francia, realizza una pecora nera che libera una bianca dal filo spinato. Le tenaglie tenute in mano dalla pecora nera citano le parole dell’anarchico rivoluzionario Alexandre Marius Jacob:

Il diritto di vivere non si mendica, si prende! (…) Ho preferito conservare la mia libertà, la mia indipendenza, la mia dignità di uomo, che farmi artefice della fortuna di un padrone“.

 

La morale della favola

Nell’universo di Ericailcane si ricrea il caos contemporaneo proponendo i diversi soggetti della società.  Le caratteristiche degli animali concorrono a definire la psicologia della persona ritratta: un cacciatore, una preda, un animale libero, un animale che vive in cattività.

Le creature di Ericailcane diventano la caricatura spirituale degli uomini, creando così una feroce parabola antimilitarista, antiborghese, anticapitalista ed ecologista.

 

Gli eroi delle sue opere sono sempre personaggi marginali, animaletti dall’aspetto malinconico ma cosciente, che compiono dei piccoli gesti per opporsi alla distruzione del pianeta. Fanno crescere fiori tra il cemento, si liberano dal denaro, distruggono le macchine mentre vanno in bicicletta. Non si incontrano quasi mai con gli antieroi, i cattivi della storia: agiscono nella stessa città ma in luoghi differenti, generando diverse energie e concatenazione di eventi.

Se questi animali ci rappresentano, tutto ciò sembra suggerirci che, a seconda delle situazioni, possiamo comportarci da distruttori o da liberatori. Si tratta di scegliere da che parte stare controllando le nostre azioni: i cattivi intrappolano, distruggono e sfruttano a proprio vantaggio; gli eroi si liberano, scappano e aiutano le altre vittime a emanciparsi.

carro rana di ericailcane

Serigrafia di Ericailcane intitolata “Carro rana”. Uno scarafaggio padrone lascia che una rana traini lui e i suoi interessi dopo averla imbrigliata e attirata con una piccola ricompensa. 

La morale della favola di Ericailcane è quella che vivere da persone passive e remissive, non significa essere innocenti o estranei ai fatti. Decidere di chiudere gli occhi davanti alle stragi di stato, alle guerre, allo sfruttamento umano e animale, alle violenze razziali e le discriminazioni di ogni genere, significa esserne complici.

Solo trovando il coraggio di agire personalmente possiamo cambiare il finale del racconto. Per essere eroi, dobbiamo smettere di comportarci come topolini spaventati, prestare attenzione alle conseguenze dei nostri gesti e renderci conto che anche noi facciamo parte della storia.

Non possiamo trascinarci in giro e fare finta che non sia così.

Ericailcane - Topi

Disegno di Ericailcane che mostra due topi incastrati in un letto matrimoniale, costretti a rimanere immobili a guardarsi negli occhi. L’artista affronta la gestione delle relazioni affettive paragonando il matrimonio a una trappola infelice.

ericailcane-bastardilla-bogotc3a1-1

Ericailcane e Bastardilla a Bogotà (Columbia) trattano uno dei temi a loro più cari: l’inquinamento e la devastazione ambientale. Un uomo perforato da trivellatrici, ruspe e piattaforme petrolifere viene trasportato in barella da due mostri inquietanti (un lupo e un dinosauro). 

sassari

A Sassari, Ericailcane, solidale alle occupazioni dei centri sociali e alla tematica dei senza tetto, disegna un uccello libero che trasporta una casa. Su di questa c’è scritta la prima parte del ritornello di un noto canto anarchico, che recita: “La casa è di chi l’abita, è un vile chi lo ignora (…)”.  

Ericailcane

Il 15 dicembre 2017, considerato il clima d’intolleranza razziale e l’aumento delle forze di estrema destra nel nostro paese, Ericailcane pubblica questo disegno sui suoi social. “Del porco non si butta via niente” è il titolo dell’opera, dove il porco è un evidente allusione a Mussolini.

 

 

Se vuoi vedere le più belle opere di Ericailcane a Modena clicca su “Le 7 opere di Ericailcane a Modena“.

 

Approfondisci il discorso legato ai mostri e alle creature zoomorfe all’articolo “I mostri nell’arte medioevale“.

 


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Chiara
Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.
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