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Biennale 2019

Chiara Righi27 Novembre 2019

La biennale 2019 è stata la 58° biennale di Venezia. È stata chiamata May You Live In Interesting Times. Questo nome deriva da una citazione evocata da oltre cento anni come una maledizione cinese nei discorsi di politici occidentali. In realtà però tale maledizione non è mai esistita, si tratta quindi di una fake news (argomento quanto più attuale). Si è infatti voluto focalizzare l’attenzione su artisti legati all’attualità, capaci di mettere in discussione le categorie di pensiero esistenti.

 

L’evento è stato presieduto da Paolo Baratta e curato da Ralph Rugoff. Una novità introdotta in quest’esposizione è stata la doppia sede per alcuni autori. Infatti, gli artisti invitati all’interno dell’arsenale erano tutti caratterizzati dalla loro multidisciplinarità e capaci d’integrare modi diversi di pensare nelle loro opere. Per dare risalto a questo aspetto multidisciplinare i lavori di ogni artista sono stati esposti su due sedi distinte: la Proposta A (arsenale) e la Proposta B (Padiglione Centrale dei giardini).

 

La biennale 2019 è stata caratterizzata da una presa di coscienza civica e politica importante: come specificato nell’articolo Biennale 2019: ben tornata arte impegnata, gli artisti si sono mostrati critici e combattivi, rilevando, ognuno sul proprio territorio le più scottanti problematiche sociali.

 

 

 PREMI E RICONOSCIMENTI:

 

♦ Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale è andato al padiglione della Lituania grazie all’opera Sun & Sea (Marina)di Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziukaite.

 

♦ Una menzione speciale è stata attribuita alla Partecipazione Nazionale del Belgio per l’istallazione di Mondo Cane, opera di Jos de Gruyter & Harald Thys.

 

♦ Leone d’Oro per il miglior partecipante è stato assegnato a Arthur Jafa.

 

♦ Leone d’Argento per il miglior partecipante è andato al giovane Haris Epaminonda.

 

 La Giuria ha deciso di assegnare due menzioni speciali ai partecipanti

Teresa Margolles e Otobong Nkanga.

 

 Il curatore Ralph Rugoff ha deciso inoltre di assegnare il Leone d’Oro alla carriera Jimmie Durham.

 

 

 

Per vedere le opere premiate vai all’articolo Le 6 opere premiate.


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