In questo preciso istante, ci sono 5 mostre a Modena e in provincia davvero meravigliose.
Vivere in un luogo che da sempre attribuisce tanta importanza alla cultura significa spesso poter fruire di proposte di un calibro davvero elevato, in modo completamente gratuito. Queste esposizioni non costano nulla, eppure sono le proposte più belle che mi sia capitato di vedere in città e provincia in questo periodo.
1. La grande Battaglia
Mostra di Ana Juan, a cura della Galleria D406
21 Settembre al 5 Novembre 2023
Sala delle cultura San Paolo (ex chiesa), via Selmi 63, Modena
Tra le mostre a Modena assolutamente da non perdere c’è quella di Ana Juan, una nota illustratrice, pittrice e scultrice spagnola. La mostra, inaugurata per l’apertura del festival DIG, ci permette di entrare in un mondo di fiabe dark, tra animali fantastici, castelli di catone e principesse dal cupo destino.
Attraverso un linguaggio metaforico, la mostra arriva a toccare tantissimi aspetti della vita umana, dall’umorismo alla morte, dalla crudeltà all’amore. Merita una visita per diversi aspetti, e tra i vari voglio ricordare l’istallazione “Tutto e parte”, un albero della vita che solo in questo momento potete vedere sotto una specifica sembianza perché è un’opera in continua evoluzione, destinato ad evolversi e a modificarsi nel tempo a causa del cambio di disegni che la compongono.
2. Tranchant!
Parola taglio e segno nei collage analogici
Mostra collettiva a cura di Cristina Faedi
Aperta fino al 28 Ottobre 2023
Laboratorio artigianale Artemisia Opere, Piazzale Torti 4, Modena
Ingresso libero
Una mostra di una delicatezza eccezionale che esplicita le infinite possibilità legate alla tecnica del collage. L’ho trovata un piccolo gioiello e personalmente sono tornata a visitarla più volte.
Le artiste presenti all’esposizione, Francesca Artoni, Maite Damone, Deborah Di Leo, Cristina Faedi, Maddalena Notardonato, Maddalena Re, Gabriella Saiello, Laura Serraino, Carlotta Speroni e Alessandra Tescione, riescono a trasformare le immagini in una lirica poetica, dimostrando le diverse potenzialità legate ai gesti del tagliare e del ricomporre. Tra di loro c’è chi scava all’interno dei libri, chi ricongiunge pittura e fotografia, chi trancia le parole e resuscita immagini provenienti da un’altra epoca. Ogni artista offre un immaginario unico, ma le opere in mostra si ritrovano tutte saldamente ricollegate al tema della parola (oggetto di analisi durante il Festival della Filosofia di quest’anno), e da una sensibilità commovente.
3. Il corpo della parola
Mostra di libri d’artista di Giulia Napoleone, a cura di Paolo Tinti
Biblioteca Poletti (all’interno di Palazzo dei Musei), Largo Sant’Agostino, Modena
Lunedì 14.30 – 19.00; dal martedì al venerdì 8.30 – 13.00 / 14.30 – 19.00, sabato 8.30 – 13.00
Ingresso libero
Giulia Napoleone ha trascorso la sua lunga carriera dedicandosi al rapporto tra arte e parola, lavorando con moltissimi scrittori, case editrici e poeti. Da sempre relaziona il suo è un segno finissimo con carte semplici e antiche, con i principi della stampa e un’infinità di tecniche.
La mostra offre un importante spaccato del suo lavoro e delle sue numerosi sperimentazioni con gli inchiostri, le incisioni e il disegno. Alla fine però, la cosa che vi rimarrà impressa di tutta questa esposizione non sono le mille tecniche, collaborazioni e pubblicazioni della sua vita, ma la delicatezza del suo sentire, del suo racconto così leggero e fine da diventare impalpabile. È il manifesto di un’anima delicata, che trasforma ogni cosa in una poesia.
Questa era l’ultima delle mostre a Modena tra le mie proposte, passiamo ora alle due perle in corso nella provincia.
4. Potente di fuoco + A hasta ahì les puedo decir
Mostra di Ericailcane e Bastardilla, a cura della galleria D406.
Aperta fino al 22 Ottobre 2023
Sala Arcobaleno, Comune di Medolla.
Aperta il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00
Ingresso gratuito
Affrettatevi a vedere la mostra degli street artists Ericailcane e Bastardilla, che a Medolla hanno allestito tanti disegni provenienti dalle loro due serie, a parer mio, più belle in assoluto.
Bastardilla, artista sud americana, ci propone il racconto di una straordinaria esperienza di vita all’interno di un villaggio nell’Amazzonia colombiana, dove uomo e natura convivono in un equilibrio eccezionale. Attraverso a disegni dalla forte valenza politica, l’artista riesce a trasmetterci un modo diverso di vivere l’ambiente, che non si basa sul dominio ma sulla simbiosi, il timore e il rispetto, rovesciando così una prospettiva antropocentrica miope e distruttiva.
Contemporaneamente, Ericailcane propone un’operazione tanto giocosa quanto profonda. Dopo aver recuperato i suoi disegni d’infanzia ha provato a relazionarsi con loro, ripensandoli come farebbe oggi con la mente di un artista maturo. Questa operazione fa in modo che possa entrare in contatto con il sé bambino, con i suoi eroi e i suoi sogni di vita fantastici. In questa mostra si crea un botta e risposta tra passato e il presente, infanzia ed età adulta, tanto bello da strappare una lacrima. Tra il bambino e l’artista di oggi si rivela una condivisione profonda di principi, visioni del mondo e battaglie personali, tanto da dimostrare l’incredibile coerenza che quest’uomo ha mantenuto con se stesso nel tempo. Ne sono un esempio il desiderio di una vita avventurosa che si riscontra nei suoi disegni d’infanzia, che oggi porta l’artista a vivere viaggiando incessantemente, ma anche la voglia di combattere contro i “cattivi” e dare uno spazio amplissimo nella propria vita alla creatività, concretizzando sui muri, sui fogli e sulla tela, il suo mondo fantastico.
5. Doble
Mostra di Daniel Bund, Maurizio Bresciani e Marco Massarotti, a cura di Andrea Saltini
Dal 30 Settembre al fino al 29 ottobre
Palazzo della Delegazione, via IV Novembre 38, Rovereto sulla Secchia
Aperta tutti i Sabati e Domeniche dalla ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00
Ingresso gratuito
La mostra offre tre artisti di talento, noti anche nel mondo dello spettacolo e del design: Daniel Bund, Maurizio Bresciani e Marco Massarotti.
La selezione di opere esposte vuole offrire all’osservatore l’idea delle infinite sfaccettature e modalità del fare arte. I tre autori, infatti, sono molto diversi tra loro. Se Bund arriva dal mondo del fumetto ed è ossessionato da mostriciattoli fantasiosi, Bresciani ricerca un contatto con il nostro subconscio attraverso la fotografia, mentre Massarotti è un pittore duro e puro, che indugia sul corpo umano come proiezione dell’anima.
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Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.
