Decoder, nota anche come Decoder. Rivista Internazionale Underground, è stata una rivista italiana pubblicata dalla Shake Edizioni, dal 1987 al 1998.

Il nome della testata deriva dalle teorie sulla comunicazione dello scrittore statunitense William S. Burroughs. L’obiettivo era di creare nuovi spazi di controinformazione, partecipando a dibattiti su antagonismo e informazione, hacking sociale, rete di computer, comunicazioni, nuove tecnologie e realtà virtuale.

Decoder, così come la Shake Edizioni, nasce dalla volontà di un gruppo di punk Milanesi, molti dei quali avevano preso parte all’esperienza del centro sociale Virus. La rivista nasce dal proposito di un diffondere un uso pratico e sociale della cultura punk e post-punk e in un secondo momento anche delle reti telematiche.

Nel 1987, la sede di Decoder si concretizzò in via Balbo 10 a Milano e venne stampato il primo numero della rivista; ma a pochi mesi della sua nascita, sul finire dello stesso anno, avvenne la prima scissione del nucleo fondatore della rivista. Da questo momento in poi la rivista non ebbe una sede fissa, divenne un nucleo nomade, in continua migrazione per tutta l’Italia settentrionale.

Nel 1989, dopo l’incontro con il gruppo di hacker Chaos Computer Club (un organizzazione di hacker politicizzata che ha sede in Germania), Decoder diventa il fulcro della ricerca italiana sulle possibilità alternative di utilizzo delle nuove tecnologie e di una filosofia di vita cyberpunk.

L’ultimo numero della rivista fu pubblicato nel 1998, composto da 72 pagine, e venduto a 9.000 lire; tra gli argomenti trattati due particolarmente importanti per la fine degli anni ’90 – l’evoluzione dell’ormai consolidato World Wide Web e la privacy in rete e sicurezza informatica¹.

¹ Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Decoder_(rivista)

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