DECODE 

ITINERARI

ITINERARI

8 GRANDI MOSTRE IN EMILIA ROMAGNA PER QUEST’INVERNO

I migliori eventi dell'inverno

Chiara Righi16 Dicembre 2025

Dubbi su come passare le vacanze invernali? Ci sono 8 grandi mostre in Emilia Romagna che vi aspettano!

Tra arte contemporanea, antica e maestri del ‘900, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

 

Bologna

Graphic Japan. Da Hokusai al Manga

Da giovedì 20 novembre 2025 a lunedì 6 aprile 2026

Luogo: Museo Civico Archeologico di Bologna, via dell’Archiginnasio 2

Prezzo: Intero: € 16,00, Ridotto: € 14,00, Ridotto studenti universitari: € 10,00

 

Hokusai

La mostra, a cura di Rossella Menegazzo con Eleonora Lanza, nasce dalla volontà d’indagare le ragioni del successo globale della grafica giapponese. Per comprendere le ragioni profonde, le opere in mostra percorrono un viaggio che parte dal periodo Edo (1603-1868) e ci conduce fino ai nostri giorni.

Il percorso espositivo si articola in quattro grandi sezioni tematicheMotivi di Natura, Volti e Maschere, Calligrafia e tipografia eGiapponismo contemporaneo, con oltre 250 opere stampate in silografia, libri, album, manifesti e mascherine per tessuti (katagami) oltre a oggetti di alto artigianato. Offre quindi una narrazione stratificata dell’evoluzione della grafica giapponese che incrocia le arti, dalla calligrafia, alla tipografia, dal disegno al design, dalle arti applicate fino alla moda, al cinema, al teatro e al fumetto.

 

 

 

 

 

Jeff Wall. Living, Working, Surviving

Dal 7 Novembre 2025 – 8 Marzo 2026

Luogo: Fondazione MAST, Via Speranza 42, Bologna

Ingresso gratuito

 

Eclairer son logement...

Living Working Surviving del fotografo canadese Jeff Wall espone una selezione di opere che ripercorrono lo straordinario itinerario artistico di uno dei più rilevanti interpreti del nostro tempo.

Tra le grandi mostre in Emilia Romagna consigliate, si tratta dell’unica completamente gratuita, nonostante l’ospite d’eccellenza. Il percorso espositivo propone ventotto opere di Wall, tra lightbox e stampe a colori e bianco e nero di grande formato realizzate dal 1980 al 2021, provenienti da collezioni private e musei internazionali. Sono immagini dedicate alla vita di tutti i giorni, ai semplici gesti di chi lavora, si muove, svolge compiti e attività quotidiane, apparenti istantanee rubate alla vita dei soggetti, in realtà scene enigmatiche e complesse che mostrano eventi mai accaduti, composizioni indefinite e volutamente ambigue in cui l’osservatore è invitato a immergersi, interrogarsi, trovare significati.

 

 

 

 

 

Michelangelo e Bologna

Dal 14 novembre 2025 al 15 febbraio 2026

Luogo: Palazzo Fava, Via Manzoni 2, Bologna

Prezzo: intero 15 euro, ridotto 10 euro, studenti 7 euro

Michelangelo

Bologna è una città che ha segnato profondamente il grande Michelangelo Buonarroti. L’artista vi soggiornò due volte, producendo opere e relazionandosi con il patrimonio artistico della città.

Curata da Cristina Acidini e Alessandro Cecchi, il percorso espositivo si articola in sei sezioni e arricchito da oltre cinquanta opere, tra marmi, disegni, libri antichi e documenti d’archivio, ricostruisce i due soggiorni bolognesi dell’artista, veri momenti di svolta nella sua carriera.

 

 

 

 

Ferrara

Chagall. Testimone del suo tempo

Dall’11 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026

Luogo: Palazzo dei Diamanti, Corso Ercole I d’Este 21, Ferrara

Prezzo: intero 16 euro, ridotto 14 euro

Marc Chagall

Tra le grandi mostre in Emilia Romagna, non possiamo non citare questa, a cura di Paul Schneiter e Francesca Villanti. L’esposizione presenta 200 opere di Chagall tra dipinti, disegni, incisioni e due sale immersive, consentono di ammirare la potenza visionaria dell’autore.

La mostra evidenzia la profonda umanità dell’opera di Chagall, artista plurale e testimone del suo tempo, cantore della bellezza e custode della memoria. Volti scissi, profili che si moltiplicano, ritratti che si specchiano: attraverso il tema del doppio, egli rivela la sua straordinaria capacità di cogliere la dualità dell’esistenza umana.

 

 

 

 

Parma

Dalì tra arte e mito

Dal 27 Settembre 2025 al 1 Febbraio 2026  

Luogo: Palazzo Tarasconi, Strada Luigi Carlo Farini 37, Parma

Prezzo: 13 euro in settimana, 15 euro sabato e domenica

Salvador Dalì (Salvador Domènec Felip Jacint Dalí i Domènech 1904-1989) - l'angelo nocchiero - La Divina Commedia (acquarello 1950-1954) - Historian Gallery - Gavirate (Varese)

Questa mostra è dedicata principalmente al rapporto tra Salvador Dalí e la letteratura, e il punto cardine del suo lavoro è incentrato sulle opere della Divina Commedia. A cura di Vincenzo Sanfo, il progetto espositivo esplora circa due decenni (1960-1980), soffermandosi sui suoi progetti grafici dedicati all’illustrazione (disegni, litografie, acquerelli e incisione) e sui progetti di design dell’artista (oggetti in vetro, ceramico e stoffa). Si tratta quindi di un’occasione per scoprire il lato più inedito di un grandissimo artista e interprete del ‘900.

A completare la rassegna, presenti anche alcune opere di artisti entrati in contatto con l’universo daliniano, tra cui il grande amico Federico García Lorca, Man Ray, Marc Chagall, Joan Miró e André Masson.

 

 

 

 

Modena

Taysir Barniji. Abitare il tempo

Dal 21 novembre al 15 febbraio 2026

Luogo: Palazzina dei Giardini, Giardini Ducali in Corso Cavur 2, Modena

Prezzo: intero 10 euro, ridotto 7 euro

Taysir-Batniji__FillWzE5MjAsODAwXQ

Taysir Batniji è un artista palestinese la cui opera è fortemente segnata dalle vicende personali e da quelle, spesso tragiche, della sua terra. La specificità del suo lavoro nasce dall’incontro tra i linguaggi e le tecniche dell’arte contemporanea, che utilizza per realizzare le sue opere, e le tematiche legate a un paese in conflitto da un secolo per l’affermazione della propria identità.

La pratica artistica di Batniji fa ricorso a diversi media – fotografia, video, disegno, pittura, scultura, installazione – per dare vita a opere venate di un senso di impermanenza e fragilità, che esplorano il confine tra visibile e invisibile, materiale e immateriale, presenza e assenza. Mediante strategie come lo spostamento di senso, il passaggio dal concreto all’astratto, la ripetizione, il gioco, Batniji trasforma l’esperienza delle cose e offre un punto di vista poetico, spesso amaro, sulla realtà.

 

 

 

 

 

 

Giorgio de Chirico. L’ultima metafisica

Dal 29 novembre 2025 al 12 aprile 2026

Dove: nuova ala del Palazzo dei Musei, accesso biglietteria da viale Vittorio Veneto 9, Modena

Prezzi: Intero € 13, Ridotto € 11

de Chirico - The enigma of an autumn afternoon [1909]

Giorgio de Chirico. L’ultima metafisica è sicuramente una tra le grandi mostre in Emilia Romagna di quest’inverno. A cura di Elena Pontiggia, riunisce cinquanta opere provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, offrendo uno sguardo ravvicinato sul decennio conclusivo del suo percorso, tra il 1968 e il 1978. In questi anni l’artista, ormai ottuagenario, sorprende il mondo dell’arte con una rinnovata giovinezza dello sguardo: non replica semplicemente le invenzioni giovanili, ma le riprende per trasformarle, rivelandone nuovi significati.

 

 

 

 

 

Forlì

Barocco. Il teatro delle idee

Dal 21 febbraio 2026 al 28 giugno 2026

Luogo: Museo Civico di San Domenico, Piazza Saffi 8, Forlì

Prezzo: intero 14 euro, ridotto 12 euro

Guido Reni

L’ultima ad aprire delle grandi mostre in Emilia Romagna, è quella sul Barocco curata da Daniele Benati, Enrico Colle e Fernando Mazzocca, con la collaborazione di Bernard Aikema.

Si tratterà di un evento di portata straordinaria: oltre 200 opere tra dipinti, sculture e progetti architettonici, provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni del mondo, permetteranno di rivivere un secolo che ha trasformato radicalmente il volto dell’arte europea.

Saranno esposti capolavori di artisti che, partendo dal realismo scenografico di Caravaggio, hanno definito il Barocco e ne hanno determinato il linguaggio: Gian Lorenzo Bernini, Francesco Borromini, Pietro da Cortona, i due Gentileschi, Luca Giordano, Guercino, Tiziano, Guido Reni, Van Dyck, Andrea Pozzo, Nicolas Poussin, Peter Paul Rubens e Francisco de Zurbarán. La selezione comprende anche opere che documentano la riscoperta novecentesca del Barocco.

Il percorso prosegue con opere di Lovis Corinth, Francis Bacon, Giovanni Boldini, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Giuseppe Ducrot, Fausto Melotti e Umberto Boccioni. La mostra si articola in dieci sezioni allestite negli spazi del Museo Civico San Domenico, guidando il visitatore attraverso un viaggio che parte dall’antico e arriva fino alle espressioni contemporanee.

 

 

 


due note sull'autore di questo articolo / intanto commenta e seguici sui social ...

Chiara
Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.
  • OSSERVATORIO DECODE

    Recenti

    Carlo Carrà

    Collettivo Wu Ming

    Anno di pubblicazione / 1920

    Autore /

    Archiviato in (subcat)