Lo stile Liberty nasce in Inghilterra e si espande velocemente in tutta Europa tra fine del ‘800 e inizio del ‘900. L’obiettivo di questo movimento è quello di abbattere il gap che separa le arti maggiori (pittura, scultura e architettura) dalle arti minori (tutte le forme di artigianato). Gli artisti si occupano di reinventare ogni aspetto creativo della quotidianità, dalla tipografia, alla grafica pubblicitaria, all’arredamento, all’oggettistica. L’intento finale è quello di poter immergersi in un ambiente totalmente artistico, contrapponendo a quello della massificazione industriale un mondo artigianale curato in ogni minimo dettaglio.

Lo stile decorativo che contraddistingue tutte queste forme d’arte è caratterizzato da motivi floreali ispirati, con molta libertà di applicazione, all’estetica dell’arte medioevale.

Fuori dall’Inghilterra, lo stile Liberty assume altri appellativi, come Art Nouveau e Jugendstil, rendendosi protagonista anche dei movimenti di Secessione che ebbero luogo in Germania e Austria (Secessione di Berlino, di Monaco e di Vienna). A tal proposito, su Decode the art proponiamo alcuni approfondimenti su artisti che hanno preso parte a questi movimenti, ad esempio Klimt in 5 punti, in cui è possibile conoscere tutti gli aspetti fondamentali del presidente fondatore della Secessione di Vienna.

L’arte Liberty nasce e si sviluppa sulle radici culturali del movimento Art and Crafts (arte e mestieri). A tal proposito abbiamo pubblicato l’approfondimento L’utopia sociale dell’Art and Crafts, articolo che ti aiuterà a capire lo spirito politico e sociale che caratterizza questi movimenti.

Noterai come siano tutti fortemente legati al pensiero socialista di William Morris e alla sua idea di lotta per una società più giusta e bella per tutti.

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