DECODE 

ITINERARI

ITINERARI

LE NOVITÀ DI ART CITY 2025

Tutto quello che devi sapere

Chiara Righi31 Gennaio 2025

Non partire per il tour delle mostre senza conoscere le novità di Art City 2025. Quest’anno sarà una manifestazione esplosiva e spettacolare, piena di meraviglia e cultura. E non durerà i solo quattro giorni.

DEREKM~1

Performance BARK di Derek MF Di Fabio, messa in scena a Torino nel 2021.

 

Ogni anno Art City batte se stessa. Coinvolge sempre più realtà ed è in continua espansione. Per la sua tredicesima edizione, si è nuovamente superata: ci sono più di 270 appuntamenti solo nell’area metropolitana. Per la prima volta sono coinvolti tutti i musei civici, vari teatri, cinema e una moltitudine di fondazioni, locali e gallerie private.

 

Negli scorsi anni, i cittadini avevano rilevato un problema legato ad Art City: c’erano troppe mostre concentrate in soli 4 giorni. Era materialmente impossibile vedere tutto ciò che si desiderava. Per questo motivo, è stato deciso di prorogare la manifestazione per ben 10 giorni, dal 6 al 16 febbraio.

 

Il weekend che va dal 7 al 9 febbraio rimarrà comunque quello più denso di iniziative. È, infatti, quello che coincide con Arte Fiera, l’importantissima manifestazione diretta da Simone Menegoi, di cui Art City è un meraviglioso effetto collaterale.

Durante questo weekend, per la prima volta, tutti i musei civici di Bologna garantiscono l’ingresso gratuito ai possessori del biglietto di Arte Fiera. È quindi una splendida occasione per vedere, ad esempio, le Collezioni Comunali d’Arte con la mostra di Alex Trusty, o il Museo Civico Archeologico con l’esposizione di Nino Migliori.

Solo sabato 8, dalle 18.00 alle 22.00, in occasione dell’Art City White Night, i musei civici saranno gratuiti per tutti.

 

Ci sono quattro musei a ingresso libero sempre, anche senza biglietto di Arte Fiera, ossia Villa delle Rose, Museo Davia Bargellini, Casa Morandi e Museo per la memoria di Ustica. Inoltre, il Mambo sarà a ingresso gratuito per tutti dal 6 al 9 febbraio.

Saranno a ingresso libero anche molte fondazioni, tutte le gallerie d’arte e i locali privati, che propongono una grandissima varietà di mostre, performance, talk, installazioni e conferenze.

ART CITY Bologna 2025

 

Tra le novità di Art City 2025, c’è l’attesissimo ritorno di ABABO Open Show: finalmente l’Accademia di Belle Arti torna a riaprire i suoi laboratori ai visitatori, mostrando le ricerche degli studenti. Dopo l’arrivo del Covid19 non avevamo più avuto la possibilità di entrare nelle aule didattiche ed espositive, ma finalmente è tornato il momento di curiosare tra le opere dei dipartimenti di Arti Visive e di Progettazione e Arti Applicate.

L’Accademia di Belle Arti dal 6 al 9 febbraio propone anche molti appuntamenti e conferenze, dove sarà possibile incontrare alcuni degli artisti che hanno aderito ad Art City e approfondire i temi sollevati dalle esposizioni. Inoltre c’è il programma di ABABO OFF, che prevede varie esposizioni degli studenti in diverse sedi della città.

 

Art City non è solo il momento giusto per vedere tanta arte contemporanea, ma anche l’occasione per entrare in palazzi storici e luoghi affascinanti, solitamente non accessibili al pubblico. Tra questi segnalo che, quest’anno, anche l’ex Cartiera di Marzabotto sarà straordinariamente aperta grazie all’installazione site specific di Alek O., intitolata Non si può tornare indietro nemmeno di un minuto.

 

A proposito di luoghi da riscoprire, un’altra novità di Art City 2025 è la riapertura al pubblico della ex Chiesa di San Barbaziano, visitabile solo su prenotazione. Sarà interessata da una spettacolare installazione dell’artista norvegese Per Barclay, che reinterpreta La strage degli Innocenti di Guido Reni.

Tra i luoghi suggestivi da visitare ci sono anche due musei coinvolti direttamente dal Programma Speciale di quest’anno. Si tratta infatti di due spazi museali inseriti nelle Porte storiche della città, che saranno interessati dalle installazioni di Valentina Furian e di Francesco Cavaliere. Sto parlando del Museo di Speleologia, legato a Porta Lame, e il Museo della Beata Vergine di San Luca, legato a Porta Saragozza.

 

 

 

Art City Special Program

Angelo Plessas, Talisman of All Beings, 2022, Neon, permanent public commission by OnassisStegi. Courtesy of the artist. Photo credit Stelios Tzetzias

Angelo Plessas, “Talisman of All Beings”, 2022, Neon. Photo credit Stelios Tzetzias. Courtesy of the artist.

 

Il tema di quest’anno sono le Porte della città di Bologna. Gli artisti sono invitati a riflettere sul concetto di confine, passaggio e trasformazione.

Per l’occasione, Art City ha indetto 10 progetti speciali che consistono in installazioni artistiche che invadono le Porte storiche di Bologna. Inoltre, fa parte del programma speciale la performance BARK di Derek MF Di Fabio, che unirà un coro di persone queer in una biciclettata intorno alla città, collegando idealmente tutti i progetti.

 

 

 

 

 

Le installazioni sulle porte:

 

 

• Su Porta Mascarella troveremo l’installazione di Angelo Plessas, artista greco che si definisce un “tecno-sciamano”.

Interessato a indagare la tecnologia e la spiritualità, collocherà, nella facciata del varco, l’opera Extropic Optimisms: Portal IV. Si tratta di un portale composto da insegne luminose raffiguranti diversi simboli, che hanno il compito di portare fortuna. Ispirate alle tradizioni della Grecia, della Mesopotamia e della civiltà buddista, queste luci evocano messaggi di guarigione, intuizione e armonia.

 

 

 Porta San Donato è interessata dall’installazione sonora Deep Water Pulse di Susan Philipsz, un’artista scozzese. Attraverso i suoni di un emettitore subacqueo, un dispositivo utilizzato in caso d’incidenti da navi o aerei per localizzare i soccorsi, evocherà il mondo degli abissi marini e, in modo metaforico, il ritmo del battito cardiaco. L’opera si ispira alla suggestione di Guglielmo Marconi, secondo cui le onde sonore non scompaiono mai completamente, ma si attenuano e continuano a riverberare nell’universo.

Philipsz sarà presente, inoltre, presso la Collezione di Mineralogia del Museo Luigi Bombicci di Bologna con la sua serie fotografica Elettra, omaggio alla ricerca in campo scientifico di Gugliemo Marconi.

 

 

• A Porta San Vitale troveremo la scultura Phone User 4 dell’artista tedesca Judith Hopf. Una scultura in cemento rappresenta una figura umana, quasi sospesa nel tempo, bloccata nell’atto di fissare lo schermo di uno smartphone. L’autrice è caratterizzata da un linguaggio ironico che, in quest’occasione, si concentrerà sui nostri gesti quotidiani e sui movimenti inconsci.

L’intervento di Judith Hopf si completerà con la presentazione di Phone User 2 presso la Fondazione Zucchelli.

 

 

• Porta Maggiore sarà animata da una grande scultura gonfiabile in PVC, intitolata Intervento Ambientale, di Franco Mazzucchelli. L’artista indaga da sempre il tema della spazialità, tra spazio fisico e tempo. In questo caso, la sua opera d’aria, è finalizzata ad ammorbidire e smorzare la monumentalità di Porta Maggiore e a contrastare la frenesia della città.

 

 

• A Porta Santo Stefano sarà visibile la video-installazione Elegy di Gabrielle Goliath, artista sudafricana che lotta per denunciare le diseguaglianze e le situazioni di oppressione.

In quest’occasione si concentra sulla violenza che colpisce insistentemente le persone LGBTQIA+, perseguitate e uccise in Sudafrica. Nel video osserveremo sette interpreti vocali femminili che si alternano nel sostenere una sola nota per un’ora, generando un suono che simboleggia la persistenza della violenza patriarcale, queerfobica e afrofobica. Ogni performance è rivolta a una vittima specifica, la cui memoria vive nei testi scritti da familiari e persone vicine.

 

 

• A Porta Castiglione l’installazione site specific Tremendous gap between you and me di Fatma Bucak, riflette sul tema della memoria. Un cumolo di macerie, alludono alla disfatta della memoria collettiva e delle conseguenze di questa distruzione.

 

 

• A Porta Saragozza, Francesco Cavaliere propone la scultura OTTO, doppia curva lingua! Una scultura d’ottone dove due megafoni amplificheranno i suoni che la circondano, fungendo da cassa di risonanza. Si tratta di un omaggio all’antico megafono del ‘600 e agli studi elettromagnetici di Pier Luigi Ighina.

 

 

• Sulla facciata di Porta San Felice, Dread Scott, artista statunitense che lavora da sempre contro le violenze subite dalla comunità afroamericana in America,  posizionerà A Man Was Lynched by Police Yesterday.

Si tratta di una bandiera nera di denuncia, creato dopo l’uccisione di Walter Scott nel 2015. L’opera è un monito contro il suprematismo bianco e l’impunità che perpetuano sofferenza e oppressione, oltre che un richiamo visivo  dell’iconica bandiera della NAACP degli anni ‘30, simbolo della lotta contro il linciaggio.

 

 

• A Porta Lame, Valentina Furian espone il video Aaaaaaa, realizzato insieme al gruppo speleologico bolognese, nelle grotte presenti tra l’Emilia e la Toscana. Scendere nelle viscere della Terra, porta l’artista a riscoprire la propria realtà animale e a domandandosi come mai l’uomo abbia scelto la civiltà alla natura selvaggia.

 

 

• A Porta Galliera, troviamo l’installazione Anteo dell’artista Andrea Romano, ispirato alla storia di Anteo Zamboni, giovane ragazzo bolognese ucciso da un gruppo di squadristi fascisti per aver tentato di uccidere Mussolini.

 

 

 


due note sull'autore di questo articolo / intanto commenta e seguici sui social ...

Chiara
Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.
  • OSSERVATORIO DECODE

    Recenti

    Carlo Carrà

    Collettivo Wu Ming

    Anno di pubblicazione / 1920

    Autore /

    Archiviato in (subcat)