1919
La bandiera che il vento agita, come bandiera non esiste.
Occorre non accettare assolutamente nulla, diffidare, staccare la crocifissione.
Io son Dio se egoizzo, se nego, là dove mi abbandono sono un bruto, una donna.
Accettar la vita significa abbandonarsi, abdicare: vigliaccheria. V’è una libertà che è la peggiore schiavitù; vivere è una non-esistenza: sentimento, pensiero, azione, amore.
Esiste una forza di gravitazione umana che, pertanto, esiste in quanto io la concepisco: là è il male, l’inconcepibile, l’impuro; ma in noi esiste parimenti l’altro potere, la possibilità di realizzare una gravitazione di senso opposto: là è il nostro potere divino, la nostra proprietà.
E la seconda forza arresta la caduta infinita che la prima impone: nell’equilibrio tutte le cose divorano se stesse: da qui il caos, la morte, la disorganizzazione; la nostra vita e la nostra purità. Possedere, non essere posseduto. Io ho la logica, e non la logica ha me; io ho pensiero e contraddizione, non è che tutto ciò mi abbia.
Non bisogna permettere ai figli a agli schiavi di divenire i padroni dei loro padroni.
Ma sull’incendio si schiude un fresco miracolo nell’etere del secondo spazio. Io muoio perché non muoio.
Corruzione: anche lo stesso sentire è corruzione infinita; v’è una voluttà ed un’ebbrezza indicibili nella corruzione: e là è la nostra umanità.
Tutto ciò che cerca è malato; la ricerca è isterismo; la ricerca ci svia gli occhi. Chi cerca non troverà mai, perché egli prova che è fuggito e che i suoi sensi son chiusi. L’uomo urla alla superficie e scaglia i suoi occhi nel cielo.
La verità è la scusa dell’attività : la scusa però può chiamarsi anche bene, Dio, Umanità, libertà, conoscenza; ma tutto questo è nulla per l’attività che vuole solamente affermare se stessa, il puro movimento senza causa né fine, impulso, materia, oscurità senza nome, piacere, follia: gravitazione che corre in circolo. Tutto il resto serve per l’ubriachezza del mercato: fuochi maleodoranti che degli escrementi freddi e delle croste alimentano. Ricerca!
Estinzione delle seti: finché, alla fine, colerà al fondo della tenebra esteriore il fardello oscuro e carnale della nostra umanità. Rinchiudere in se stessa ogni necessità. Ich habe meine Sache auf nichts gestellt. Il grande silenzio.
Vi fu un giovane dio sbarcato in una metropoli per la prima volta: ma nel fissare / e pel fissare/ non trovò che enormi costruzioni dal carattere freddo, deserte, senza luce ne uomini ne anima. Ogni forma era morta, decomposta; miracolo di inerzia, sopravvivevano gli schemi scientifici delle forme in uno stupore senza fine. Ed egli calmò in segni magnetici ed in giuochi limpidi la terribile congestione in potenza che urlava in questa vita senza vita: capriccio.
La filosofia può essere una buona arma contro se stesso, ed anche la logica. Perché io, non posso toccar nulla: che tutto in sé stesso trovi la propria distruzione. Noi inoculiamo nel nostro sangue il germe della composizione e poi ce ne andiamo. La conoscenza è anch’essa un’arma: conoscere è uccidere. Umanità : occorre incendiarla, devastarla con noi stessi. Tutte le cose, al di fuori, s’illuminano di colpo, poi esse si precipitano in un centro e divengono vento. Oh, mie care amiche! Tutto quel che esiste in noi deve essere contraddittorio; è questa la condizione d’essere della pratica presso un’esistenza astratta. Dada è contraddittorio, e per questo non è contraddittorio. Ed io voglio essere in contraddizione con me stesso sino al punto di dimostrarmi che non lo sono affatto. Io sono quel che faccio. Io sono in mala fede. Io sono assoluto. Spingo la corrente dal mare al monte. L’uomo esiste realmente solo quando fa un lavoro negativo. Occorre dissolver tutto in attrito Bisogna disprezzare l’amore e le donne Bisogna passarsene di tutto. La superficialità è una cosa molto profonda. Io sono molto mondano. Prendere un tè con eleganza è più morale che far dell’arte. Schiantare tutti i ponti: essere incomprensibile a priori. Volere freddamente, chirurgicamente, sempre. Coscienza Morte ecc. ecc.
1919
“Note di filosofia Dada”, Trascrizione del manoscritto autografo conservato nell’Archivio di Achille Perilli, Orvieto.
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Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.