1920
senza la ricerca dell’io ti adoro
che è un pugile francese
valori marittimi irregolari come il collasso di DADÀ nel sangue bicefalo.
mi insinua tra la morte ei fosfati incerti
che moderatamente raspano il cervello comune
dei poeti dadaisti
per fortuna
perché
oro
miniera
le tariffe e il caro vita mi hanno convinto ad abbandonare le D
non è vero che siamo stati i falsi dadà a portarmele via dal momento che
il rimborso avrà inizio il
ecco una ragione per piangere il niente che si chiama niente
e io mi sono sbarazzato della malattia alla dogana
io guscio e ombrello del cervello da mezzogiorno alle due di abbonamento
superstizioso mentre faccio scattare i congegni
del balletto spermatozoide di cui troverete la prova generale nei cuori di tutti gli individui sospetti
vi mangerò un po’ le dita
vi pagherò il rinnovo dell’abbonamento all’amore di celluloide che cigola come una porta di metallo
e voi siete degli idioti
ritornerò un giorno anch’io come la vostra urina che rinasce alla gioia di vivere ostetrico il vento
e metto su una casa di riposo di magnaccia
di poeti
e rivengo un’altra volta per ricominciare da capo
e voi siete tutti degli idioti
e la chiave del selfcleptomane Funziona solo con l’olio crepuscolare su tutti i nodi di tutte le macchine c’è il naso di un neonato
e poi siam tutti degli idioti
c’è da sospettare che si tratti di una nuova forma di intelligenza e di una nuova Logica fatta su misura per noi
che non è affatto Dadà
e voi vi fate coinvolgere
dal Aaismo
e siete tutti degli idioti
dei cataplasmi
nutriti con l’alcool del sonno distillato
delle fasce
e degli idioti
vergini
Tristan Tzara, “Manifesto del signor aa l’anti-filosofo”, letto durante la manifestazione del 5 Febbraio 1920 (Grand Palais degli Champs-Elysées), pubblicato in “lettérature”, n. 13, maggio 1920. Ripubblicato da Giampiero Posani, in “Manifesti del dadaismo e lampisterie”, ed. Piccola biblioteca Einaudi, Torino, 1975, pagg. 17-18.
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Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.