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Il signor aa l’antifilosofo ci invia questo manifesto

Chiara Righi8 Luglio 2024

Tristan Tzara

1920

 

 

Viva i beccamorti della combinazione!

Ogni atto è un colpo di pistola celebrale – Il gesto insignificante è il movimento decisivo sono attaccati (Apro la serie degli K.O. Per sterilizzare l’aria che ci separa) – e, lasciate le parole sulla carta, faccio un ingresso, solenne, in direzione di me stesso.

Nella capigliatura delle conoscenze pianto le mie 60 dita e scuoto brutalmente i tendaggi, i denti, i catenacci delle articolazioni.

Chiudo, apro, sputo. Attenzione!

È venuto il momento di dirvi che ho mentito. Se cè un sistema nella mancanza di sistema – quella delle mie proporzioni – io non lo applico mai.

Significa che mento. Mento quando lo applico, mento quando non lo applico, mento quando scrivo che mento perché non mento – perché ho vissuto lo specchio di mio padre – scelto tra i vantaggi del baccalà – da una città all’altra – perché il mio io non è mai stato il mio io – perché il sassofono porta come rosa l’assassinio dell’autista viscerale – è fatto di rame sessuale ed i biglietti delle corse. Così strombazzava il granturco, l’allarme e la pellagra là dove crescono i fiammiferi.

Sterminio. Si, naturalmente.

Ma non esiste. Io: miscuglio cucina teatro.

Viva gli infermieri delle ambulanze delle adunate d’estasi!

La menzogna è estasi – quella che supera la durata di un secondo – non c’è nulla che la superi . gli idioti covano il secolo – gli idioti ricominciano da capo alcuni secoli – gli idioti restano nel cerchio per 10 anni – gli idioti usano come altalena il quadrante di un anno – io (idiota) ci resto 5 minuti.

La pretesa del sangue che percorre il mio corpo e la mia avventura con il colore casuale della prima donna toccata dai miei occhi in quest’epoca tentacolare. Il banditismo più amaro sta nel dover finire la frase pensata. Banditismo da grammofono meschino miraggio anti-umano che caldeggio dentro di me – perché lo ritengo ridicolo e disonesto. Ma i banchieri del linguaggio riceveranno sempre una piccola percentuale sulla controversia.

 La presenza di un pugile (almeno) è indispensabile all’incontro – i membri di una banda di assassini dadaisti hanno firmato il contratto di self-protezione per le operazioni di questo genere. Il Il  numero era assai ridotto – La presenza di un cantante (almeno) per il duetto, di un firmatario (almeno) per la ricevuta (almeno) per la vista, essendo assolutamente indispensabili.

Mettere la lastra fotografica del viso nel bagno acido.

Le emozioni che l’hanno resa sensibile diventeranno visibili e vi meraviglieranno.

Prendetevi voi stessi a pugni in piena faccia e cascate morti.

 

 

 

 

 

Tristan Tzara, “Il signor aa l’antifilosofo ci invia questo manifesto”, manifesto letto durante la manifestazione del 26 maggio 1920 (Salle Gaveau), pubblicato in 391 numero 13, luglio 1920. Ripubblicato da Giampiero Posani, in “Manifesti del dadaismo e lampisterie”, ed. Piccola biblioteca Einaudi, Torino, 1975, pagg. 21-22


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Chiara
Punk di formazione, da sempre si occupa di arte contemporanea e controculture.

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